Tachigrafo di seconda generazione: l’obbligo slitta al 1° gennaio 2024
La proroga è ufficiale. L’obbligo di installare i tachigrafi di seconda generazione è slittato al 1° gennaio 2024. Il periodo di “tolleranza”, infatti, è stato aumentato fino al 31 dicembre di quest’anno. Il Ministero dell’Interno ha accolto le segnalazioni: associazioni di categoria e produttori avevano annunciato le difficoltà tecniche. Non vi erano forniture sufficienti per […]
La proroga è ufficiale. L’obbligo di installare i tachigrafi di seconda generazione è slittato al 1° gennaio 2024. Il periodo di “tolleranza”, infatti, è stato aumentato fino al 31 dicembre di quest’anno.
Il Ministero dell’Interno ha accolto le segnalazioni: associazioni di categoria e produttori avevano annunciato le difficoltà tecniche. Non vi erano forniture sufficienti per installare i nuovi dispositivi secondo le date inizialmente stabilite.
Una prima proroga era già scattata facendo slittare dal 21 agosto all’8 ottobre l’obbligo. Nel frattempo, però, la situazione era mutata assai poco. E così, dopo l’ennesima segnalazione, quella della Dg Move, il Ministero ha deciso di ampliare il cosiddetto “periodo di tolleranza”, come del resto avvenuto in tutta Europa.
Il quadro europeo, al momento, è piuttosto variegato, ma quel che è certo è che la difficoltà è sorta in tutti gli Stati Membri.
Ecco quali erano le scadenze previste inizialmente
21 agosto 2023 (slittata al 31 dicembre 2023): obbligo per tutti i veicoli commerciali di nuova immatricolazione con un peso lordo superiore a 3,5 tonnellate impiegati nei servizi di trasporto internazionale, di installare la nuova versione del tachigrafo intelligente sui veicoli di nuova immatricolazione.
dicembre 2024: tutti i cronotachigrafi analogici e digitali installati sui veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate e impiegati nel trasporto internazionale dovranno essere sostituiti con quelli di ultima generazione, eccezion fatta per quello intelligente di prima generazione, che potrà restare in vigore fino a settembre del 2025.
luglio 2025: dovranno installare il nuovo cronotachigrafo anche i veicoli con massa complessiva tra 2,5 e 3,5 tonnellate adibiti a trasporti internazionali.
31 maggio 2024: I tachigrafi transitori possono essere installati sui veicoli immatricolati per la prima volta solo fino al 31 maggio 2024 o 5 mesi dopo la data di dichiarazione di servizio di OSNMA. La dichiarazione dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno in corso.
E’ ovvio a questo punto chiedersi se le altre scadenze saranno rispettate o, per meglio dire, se sarà possibile rispettarle. Un dubbio che si potrà probabilmente sciogliere solo a fine anno.
A cosa serve il tachigrafo digitale?
Già sul dispositivo in uso dal 15 giugno 2019 sono inseriti due moduli importanti per il controllo del viaggio. Uno è il GNSS (Global Navigation Satellite System), che potrà contare in futuro sul segnale satellitare Galileo certificato con il sistema OS-NMA (Open Service Navigation Message Authentication), per la geolocalizzazione, a intervalli prestabiliti, delle attività del veicolo a partire da parametri tecnico-funzionali specifici legati allo strumento.
L’altro è il DSRC (Dedicated Short Range Communication), che consente la comunicazione a corto raggio, a mezzo in movimento, di un set di informazioni memorizzate dal modulo stesso minuto per minuto. I dati sono visualizzati dalle autorità di controllo, a loro volta dotate di una tecnologia di lettura.
Il DSRC è un preselettore che evidenzia conformità o anomalie rispetto alla normativa vigente. Può aiutare gli organi preposti a individuare situazioni più o meno potenziali di manipolazione/manomissione del tachigrafo e quindi quali veicoli fermare.