Rapporto Iru sul trasporto merci e passeggeri
Il Rapporto Iru sul trasporto merci e passeggeri su strada traccia un quadro completo sull’attuale situazione e sulle tendenze del mercato. Basato su diversi fattori, tra cui il consumo di carburanti, il rapporto Iru può essere la traccia per le prossime strategie politiche italiane ed europee, ma anche una interessante indicazione per gli operatori del […]
Il Rapporto Iru sul trasporto merci e passeggeri su strada traccia un quadro completo sull’attuale situazione e sulle tendenze del mercato.
Basato su diversi fattori, tra cui il consumo di carburanti, il rapporto Iru può essere la traccia per le prossime strategie politiche italiane ed europee, ma anche una interessante indicazione per gli operatori del settore.
Il quadro del comparto a fine 2023
In Europa al termine dello scorso anno l’80% di camion e autobus erano alimentati con carburanti alternativi.
A coprire la quota dell’80 per cento sono, in particolare, i cinque paesi con i mercati più importanti: Germania, Polonia, Spagna, Francia e Italia. In totale in questi paesi vi sono 43.000 veicoli pesanti alimentati a carburanti alternativi.
Secondo il rapporto Iru la flotta dell’UE è composta da 6,5 milioni di camion, la maggior parte dei quali appartiene appunto ai cinque major markets.
Di questi mezzi 98.000 camion e autobus sono alimentati con carburanti alternativi.
I sei milioni e mezzo di veicoli pesanti che circolano sulle strade europee, secondo il rapporto Iru, significano mobilità per 330 miliardi di passeggeri-chilometri nonché 1,9 trilioni di tonnellate-chilometri di merci ogni anno.
Nonostante i momenti di crisi i dati sono in crescita costante. Per raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050, come stabilito dall’Unione europea, sarà necessario riuscire a mantenere lo standard di qualità del servizio. Contemporaneamente, però, proseguire nel processo di transizione ecologica verso carburanti a zero emissioni di carbonio.
I dati del Rapporto Iru
Il rapporto di IRU prende in considerazione l’impiego di carburante nel trasporto merci e passeggeri per i mezzi pesanti. I dati più interessanti riguardano proprio il consumo di carburanti e la tipologia utilizzata.
Questo poiché proprio il carburante rappresenta una delle voci più “pesanti” nella gestione delle imprese di trasporto merci su strada, circa un terzo dei costi annuali per un’azienda di autotrasporto.
Qual è il carburante più utilizzato e perché
La maggior parte dei mezzi pesanti circolanti sono tuttora alimentati da combustibili fossili, principalmente gasolio.
I propulsori diesel sono rappresentano ancora il 99% dell’alimentazione dei camion e il 94% degli autobus.
La ragione è presto detta ed è anche uno dei maggiori ostacoli alla transizione ecologica verso le emissioni zero. Infatti i motori a gasolio, come si spiega anche nel rapporto Iru, consumano meno carburante e tendono a essere più durevoli e affidabili rispetto ad altri gruppi di propulsori.
I cambiamenti in atto secondo il rapporto Iru
I mezzi pesanti alimentati a Gpl stanno lentamente scomparendo poiché questo carburante non è visto come una soluzione di decarbonizzazione. I governi, infatti, stanno eliminando progressivamente riduzioni fiscali e sussidi vari per questo tipo di alimentazione.
Per quanto riguarda invece i camion CNG e LNG questo tipo di alimentazione sta guadagnando man mano popolarità e diffusione ma non sembra, finora, la strada indicata dall’Unione Europea.
Sono infatti i veicoli elettrici quelli che vengono adottati più rapidamente. Nonostante vi siano ancora molti problemi circa la durata, i costi di acquisto, la necessità di aumentare le infrastrutture di ricarica.