Blocco Diesel Euro V: il termine slitta all’autunno 2024
Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto dovranno aggiornare i rispettivi piani per la qualità dell’aria valorizzando le numerose misure ambientali alternative al blocco dei mezzi attuate nel biennio 2021-2023. Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri scongiurando, così, il blocco ai diesel euro V che in Piemonte sarebbe dovuto entrare in vigore già dal 15 settembre di quest’anno. […]
Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto dovranno aggiornare i rispettivi piani per la qualità dell’aria valorizzando le numerose misure ambientali alternative al blocco dei mezzi attuate nel biennio 2021-2023. Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri scongiurando, così, il blocco ai diesel euro V che in Piemonte sarebbe dovuto entrare in vigore già dal 15 settembre di quest’anno.
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha commentato l’approvazione del Decreto Legge che rimanda al 1 ottobre del 2024 il blocco delle vetture diesel Euro 5 in 76 comuni del Piemonte: “È il risultato, non certo scontato, delle interlocuzioni avute nelle settimane scorse tra i ministeri competenti e le Regioni del bacino padano, principalmente con il Piemonte, che a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 2020 e del 2022, aveva dovuto introdurre dal prossimo 15 settembre la limitazione della circolazione dei veicoli Euro5 nei comuni con popolazione al di sopra del 10 mila abitanti”.
Ecco in dettaglio cosa prevede il Decreto
Il decreto predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica prevede “la revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l’Accordo di Programma, al fine di riesaminare i contenuti dei provvedimenti adottati alla luce dei risultati già conseguiti di riduzione delle emissioni inquinanti. Nelle more degli esiti di tali valutazioni, – si legge nel testo governativo – le misure di limitazione della circolazione di veicoli di categoria “diesel Euro 5”, possono essere attuate esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024 e, in via prioritaria, nei comuni superiori ai 30.000 abitanti, dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute”. Tale facoltà viene meno e diventa un obbligo a partire dal 1° ottobre 2025, sempre nei comuni con le caratteristiche appena citate.
I motivi alla base della decisione
Oltre alla necessità di scongiurare una crisi sociale ed economica di famiglie e imprese, ha inciso anche l’indisponibilità dei materiali necessari alla produzione di batterie di veicoli elettrici, in grado da assicurare una tempestiva sostituzione dei veicoli “Euro 5”. Come ha sottolineato il Ministro Pichetto Fratin si è anche tenuto conto che i tempi proposti non configgessero con gli obiettivi del Pacchetto UE “For 55%”.
La soddisfazione della Regione Piemonte
“Questo risultato – ha commentato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nel ringraziare i Ministri Pichetto, Salvini e Fitto per l’intervento a favore di famiglie e imprese piemontesi – è il frutto del lungo e complesso lavoro fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente dai tecnici della direzione regionale e di Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr: in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute”.
I prossimi passi del Piemonte a tutela di famiglie e imprese
“Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria – ha proseguito il presidente Cirio – e a breve lanceremo un altro pacchetto per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti”.