Carenza autisti, un problema a livello mondiale: il report 2024 dell’IRU
La carenza di autisti professionisti continua a scuotere il trasporto merci su strada. Secondo l’ultimo rapporto dell’International Road Transport Union (IRU), siamo di fronte a un problema cronico a livello internazionale. La conferma arriva dall’ultimo report dell’organizzazione mondiale del trasporto merci su strada, dal titolo “Global Truck Driver Shortage Report 2024”, dove emerge un quadro preoccupante e che […]

La carenza di autisti professionisti continua a scuotere il trasporto merci su strada. Secondo l’ultimo rapporto dell’International Road Transport Union (IRU), siamo di fronte a un problema cronico a livello internazionale.
La conferma arriva dall’ultimo report dell’organizzazione mondiale del trasporto merci su strada, dal titolo “Global Truck Driver Shortage Report 2024”, dove emerge un quadro preoccupante e che rischia di compromettere le operazioni della catena logistica.
Crisi carenza autisti: oltre 3,6 milioni di conducenti mancanti
Il rapporto del 2024 dell’IRU rivela uno scenario allarmante, con ben 3,6 milioni di conducenti mancanti nei 36 paesi analizzati.
La percentuale di posti di lavoro non coperti, nello specifico, varia tra il 7% e il 17% nei paesi presi in esame.
Nonostante questo fenomeno sia più evidente nelle piccole imprese, in generale, si tratta di un problema strutturale che colpisce la maggior parte delle realtà dei territori analizzati.
Stando quanto riporta l’IRU, tra il 44% e il 70% delle aziende di autotrasporto affronta, infatti, gravi o gravissime difficoltà nel trovare conducenti.
Conducenti giovani e anziani: un gap sempre più ampio
In generale, l’andamento dell’anno scorso è stato pressoché stazionario rispetto al 2023, trainato dall’allentamento della domanda di autisti a seguito delle critiche condizioni macroeconomiche di quel periodo.
Il fattore più allarmante riguarda il trend demografico, in particolare, il crescente divario di età che si sta registrando tra i tassi di occupazione degli autisti giovani e anziani.
Nel dettaglio, si assiste a una diminuzione del 5,8% della percentuale di giovani camionisti rispetto al totale dei conducenti tra il 2023 e il 2024.
Attualmente, i conducenti con meno di 25 anni rappresentano solo il 6,5% della forza lavoro totale. Alcuni paesi mostrano tassi particolarmente critici, come l’Italia con il 2,2% e la Germania con il 2,6%, ma anche Polonia e Spagna non mostrano miglioramenti, attestandosi entrambe al 3%.
In netto contrasto, la percentuale di camionisti di età superiore ai 55 anni è aumentata dell’1,6% nell’ultimo anno, attestandosi oggi al 31,6%. L’età media globale dei camionisti, invece, si aggira intorno ai 44,5 anni. Paesi come la Spagna (50%), l’Australia (47%) e l’Italia (45%) presentano percentuali molto elevate di conducenti anziani.
3,4 milioni di autisti in pensione entro il 2029
Guardando allo scenario attuale, si prevede che entro il 2029 andranno in pensione 3,4 milioni di autisti nei paesi analizzati e non tutte le loro posizioni saranno ricoperte da nuovi conducenti.
Il divario di genere nel trasporto pesante
Un altro elemento preoccupante sul piano demografico è legato alla questione della disparità di genere nel settore dell’autotrasporto; un gap che potrebbe essere colmato per attenuare la criticità di questa evidente crisi strutturale.
Oggi, in particolare, si osserva una percentuale significativamente bassa di donne autiste, che risulta inferiore al 7% nelle aree prese in esame.
In merito, è interessante notare che le aziende di maggiori dimensioni tendono a registrare una percentuale più elevata di donne autiste; una condizione probabilmente incentivata dalla presenza di migliori condizioni di lavoro e orari più flessibili.
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