Controlli stradali: la nuova lista per i mezzi pesanti
Con un nuovo decreto – il decreto del 20 dicembre 2024 in GURI n.3 del 4 gennaio 2025 – il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha introdotto un modello con una lista più dettagliata per i controlli su strada dei mezzi pesanti. La prima versione della lista risale al 2008, seguita da un aggiornamento […]
Con un nuovo decreto – il decreto del 20 dicembre 2024 in GURI n.3 del 4 gennaio 2025 – il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha introdotto un modello con una lista più dettagliata per i controlli su strada dei mezzi pesanti.
La prima versione della lista risale al 2008, seguita da un aggiornamento nel 2009. Il decreto del 20 dicembre 2024 introduce dunque la terza versione, che sostituisce e annulla le precedenti.
Il nuovo modello con gli accertamenti obbligatori
La nuova check list di controllo rappresenta un documento significativo per l’ottimizzazione della gestione e dell’organizzazione delle attività di controllo, rafforzando l’efficienza e la trasparenza del sistema.
Il nuovo modello – che è possibile scaricare qui – ha infatti l’obiettivo di standardizzare e rendere più efficienti le attività di ispezione, coerentemente all’art. 6 del D.L. n. 144 del 4 agosto 2008, che stabilisce che le verifiche ai mezzi pesanti su strada riguardino una parte sufficientemente estesa della rete stradale e che vengano effettuati in luoghi e orari diversi, seguendo criteri di rotazione casuale.
Le autorità dovranno infatti attenersi a una nuova serie di accertamenti obbligatori specificati nella lista, che è inclusa nel modello Allegato I del decreto.
Controlli più accurati e dettagliati per i mezzi pesanti
Il nuovo modello è aggiornato rispetto alle versioni precedenti e introduce una lista più esauriente a livello informativo, con nuove precisazioni su: data e luogo del controllo mezzi pesanti su strada, dati del veicolo e del tachigrafo, informazioni sul conducente, verifiche effettuate e violazioni contestate.
I nuovi dettagli serviranno a garantire una maggiore trasparenza e completezza durante le attività di verifica, assicurando al contempo l’osservanza gli standard su tutto il territorio nazionale.
Stando a quanto riporta il provvedimento, le operazioni potranno inoltre includere “ulteriori documenti e atti”, che devono essere conservati secondo le normative vigenti.