Decreto flussi 2023:quota stabilita per l’autotrasporto
I flussi di ingresso di lavoratori non comunitari per l’anno in corso in Italia sono già stati determinati. Il Decreto Flussi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 21 del 26 gennaio ha destinato al lavoro subordinato non stagionale e autonomo 38.705 ingressi, di questi 30.105 vengono assegnati a diversi settori tra cui autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, settore turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare e cantieristica navale.
I flussi di ingresso di lavoratori non comunitari per l’anno in corso in Italia sono già stati determinati. Il Decreto Flussi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 21 del 26 gennaio ha destinato al lavoro subordinato non stagionale e autonomo 38.705 ingressi, di questi 30.105 vengono assegnati a diversi settori tra cui autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, settore turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare e cantieristica navale.
Già il 30 gennaio, in tempi brevissimi dunque, al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha fatto seguito la circolare interministeriale attuativa, che definisce nei particolari le modalità da seguire.
Istanze telematiche
L’applicativo ministeriale per la precompilazione delle istanze è già attivo sul sito del Ministero al seguente indirizzo: https://portaleservizi.dlci.interno.it/ e sarà possibile la compilazione fino al 22 marzo. Poi partirà la fase della richiesta di nulla osta. Le domande, infatti, sempre allo stesso indirizzo, potranno essere presentate a partire dalle ore 9,00 del 27 marzo e fino al 31 dicembre, naturalmente salvo esaurimento delle quote. L’applicativo sarà raggiungibile tutti i giorni, domenica compresa, dalle 8 del mattino alle 20,00.
Per poter presentare istanza di nulla osta sarà necessario essere in possesso di spid. Naturalmente l’impresa che chiede l’assunzione di un autista dovrà essere iscritta all’Albo degli Autotrasportatori di cose in conto terzi e al Ren (il registro elettronico nazionale per l’autotrasporto).
Cambiano i requisiti
Per poter assumere un lavoratore non comunitario accedendo alle quote del Decreto flussi sarà da quest’anno necessario verificare che non vi sia altro lavoratore già presente sul territorio nazionale disponibile e idoneo. Come fare quindi? Sarà obbligatorio rivolgersi ai Centri per l’impiego attraverso un apposito modulo disponibile attraverso il sito di Anpal.
Se il Centro per l’impiego non risponderà entro 15 giorni sarà possibile presentare istanza per il nulla osta. Allo stesso modo, decorsi inutilmente venti giorni dalla convocazione per il lavoratore segnalato dal Centro per l’impiego senza che questi si sia presentato al colloquio selettivo per ottenere l’assunzione e senza che abbia un giustificato motivo, il datore di lavoro sarà libero di presentare istanza attraverso il Decreto Flussi. Infine, se il lavoratore segnalato dal Cpi non presenti le caratteristiche richieste per il lavoro e venga quindi ritenuto dal datore di lavoro non idoneo, l’istanza di nulla osta potrà essere presentata. Sarà una semplice autocertificazione da allegare alla domanda ad attestare tali circostanze. Trascorsi 30 giorni dalla presentazione delle domande senza che siano emerse le ragioni ostative, il nulla osta viene rilasciato automaticamente e inviato – in via telematica – alle Rappresentanze diplomatiche italiane dei Paesi di origine, che dovranno rilasciare il visto di ingresso entro venti giorni dalla relativa domanda.
Le verifiche relative agli ingressi per lavoro subordinato, anche stagionale, sono demandate a coloro che siano iscritti nell’albo dei consulenti del lavoro, in quelli degli avvocati o dei dottori commercialisti ed esperti contabili, fermo restando, per tali ultime due categorie di professionisti, l’assolvimento dell’obbligo di comunicazione agli Ispettorati del lavoro ed alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ai quali il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato. L’asseverazione rilasciata dai professionisti sarà allegata all’istanza di nulla osta al lavoro. L’asseverazione non è richiesta nel caso in cui le domande siano inviate, in nome e per conto dei propri associati, dalle Organizzazioni di categoria firmatarie dei Protocolli d’Intesa col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per tali organizzazioni, infatti, la procedura è semplificata. Potranno infatti inviare la comunicazione della proposta di contratto per via telematica direttamente alle Rappresentanze diplomatico consolari ai fini del successivo rilascio del visto.
Autotrasporto merci in conto terzi: ammissibilità della domanda, requisiti dei lavoratori
Il modello da presentare per l’assunzione di lavoratori subordinati non stagionali per l’autotrasporto in conto terzi è il B2020.
Per quanto riguarda l’autotrasporto, la circolare a firma congiunta del Ministero dell’interno, del Lavoro e dell’Agricoltura, sentito il Ministero degli Affari Esteri, sottolinea che l’istanza di nulla osta per lavoro subordinato è ammessa soltanto in favore di lavoratori conducenti muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE che risultino convertibili in Italia sulla base di vigenti accordi di reciprocità, attualmente esistenti con: Albania, Algeria, Marocco, Moldova, Repubblica di Macedonia del Nord, Tunisia, Ucraina.
La circolare ribadisce inoltre che condizione necessaria per l’impiego di questi autisti, non solo in Italia ma in tutta Europa, è che abbiano conseguito la Carta di qualificazione del conducente (CQC).
La CQC è necessaria anche per ottenere l’attestato del conducente. Proprio sull’attestato l’Ispettorato del Lavoro apporrà, se il conducente ha i requisiti di qualificazione e formazione continua, il codice unoniale 95.
Durata dei contratti
Il lavoratore in possesso di patente CE e di Cqc potrà condurre veicoli immatricolati sul territorio italiano ed in possesso di impresa che effettua trasporto in conto terzi solo per un anno dall’acquisizione della residenza. Allo scadere dei 12 mesi, durata massima dunque del contratto, dovrà convertire la patente.
Situazione diversa per i conducenti non residenti in Italia che siano però già in possesso di patente comunitaria e di Cqc, i quali potranno essere assunti anche a tempo indeterminato.