Decreto Salva Infrazioni: novità per i controlli agli autisti
Il Decreto Legge salva Infrazioni è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Si tratta del DL 131 del 18 settembre 2024. Il testo normativo si è reso necessario per evitare all’Italia di dover pagare una serie di infrazioni commesse nell’ambito della mancata applicazione della normativa europea. Un intervento “in extremis” dopo che l’Europa ha contestato al […]
Il Decreto Legge salva Infrazioni è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Si tratta del DL 131 del 18 settembre 2024.
Il testo normativo si è reso necessario per evitare all’Italia di dover pagare una serie di infrazioni commesse nell’ambito della mancata applicazione della normativa europea.
Un intervento “in extremis” dopo che l’Europa ha contestato al nostro paese numerose infrazioni che pesano notevolmente sul bilancio dello stato.
Secondo il Consiglio dei Ministri il Decreto consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot. In almeno 6 casi, le norme introdotte sono in grado di condurre all’immediata archiviazione, nel rispetto dei tempi tecnici della Commissione europea. In altri 11 casi, le norme adottate dal Governo costituiscono una premessa essenziale per giungere in tempi rapidi all’archiviazione.
L’infrazione “sanata” per l’autotrasporto
Il Decreto legge introduce infatti il completo recepimento della direttiva 2020/1057 relativamente al controllo su strada. Si tratta della procedura d’infrazione n. 2022/0231.
Il Decreto Salva Infrazioni introduce pertanto modifiche al decreto legislativo 4 agosto 2008, n. 144 in materia di controlli su strada.
Il testo legislativo viene così modificato inserendo un secondo comma all’articolo 6 del Dl 144 del 2008, dopo il primo, rubricato come comma 1 bis.
Il comma 1 bis recita: «Nel corso del controllo su strada, il conducente è autorizzato ad acquisire, anche tramite la sede centrale, il gestore dei trasporti o qualunque altra persona o entità, prima della conclusione del controllo su strada, le eventuali prove mancanti a bordo, idonee a documentare l’uso corretto delle apparecchiature tachigrafiche. Ciò non pregiudica gli obblighi del conducente di garantire l’uso corretto delle apparecchiature tachigrafiche».
Perché l’Europa contestava il Decreto legge 144 del 2008
Secondo la Ue sanzionare un autotrasportatore perché al momento del controllo non è in grado di esibire tutta la documentazione necessaria che provi il corretto utilizzo del tachigrafo significa ridurre le garanzie di difesa.
Con tale modifica, nel caso di una semplice dimenticanza di documentazione, oppure di un malfunzionamento, sarà possibile all’autista contattare la sede centrale o la centralina di controllo aziendale per poter fornire la prova di non aver commesso infrazioni ai tempi di guida e di riposo.
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