Il decreto Asset e le novità per l’autotrasporto merci
Convertito in legge nel termine assegnato dei 60 giorni e pubblicato in Gazzetta ufficiale il cosiddetto Decreto Asset, “Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici”, contiene tutta una serie di provvedimenti del Governo, conta 41 articoli e tra le misure figurano quelle per contrastare il caro-voli […]
Convertito in legge nel termine assegnato dei 60 giorni e pubblicato in Gazzetta ufficiale il cosiddetto Decreto Asset, “Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici”, contiene tutta una serie di provvedimenti del Governo, conta 41 articoli e tra le misure figurano quelle per contrastare il caro-voli e provvedimenti sulla disciplina delle licenze per i taxi, ma anche l’esenzione per l’autotrasporto dal pagamento del cosiddetto “contributo Art”.
L’autotrasporto merci: cosa cambia
Sono del tutto positive le norme del decreto che riguardano l’autotrasporto merci.
L’articolo 20 del decreto prevede infatti l’esclusione dell’autotrasporto dalle competenze dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. La prima conseguenza è che gli autotrasportatori non dovranno pagare il cosiddetto “contributo Art”.
La seconda conseguenza è che si ufficializza, in tal modo, la competenza alla regolamentazione del settore in capo all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori che, da sempre, regola il settore.
Inoltre “tornano” all’assegnazione primitiva i 37 milioni di euro che erano destinati in origine al rinnovo del parco veicoli. Le somme erano state decurtate dal Mef che le aveva assegnate all’emergenza alluvione dell’Emilia Romagna.