Milano: stop ai veicoli sprovvisti di sensori per l’angolo cieco. La delibera comunale stabilisce due fasi
Il primo divieto scatterà già dal 1° ottobre di quest’anno. Riguarda, in particolare, la circolazione dei mezzi, nonché l’accesso nell’Area B – Zona Traffico Limitato di Milano – dalle ore 7:30 alle ore 19:30 – nei giorni feriali – dal lunedì al venerdì. A non poter accedere, né tantomeno circolare nell’area a traffico limitato, saranno i veicoli N3, cioè i mezzi di massa superiore alle 12 tonnellate.
Il primo divieto scatterà già dal 1° ottobre di quest’anno. Riguarda, in particolare, la circolazione dei mezzi, nonché l’accesso nell’Area B – Zona Traffico Limitato di Milano – dalle ore 7:30 alle ore 19:30 – nei giorni feriali – dal lunedì al venerdì. A non poter accedere, né tantomeno circolare nell’area a traffico limitato, saranno i veicoli N3, cioè i mezzi di massa superiore alle 12 tonnellate.
Seconda fase
Scatterà dal 1° ottobre 2024 quando, a non poter accedere né circolare nell’area B di Milano saranno anche i mezzi di categoria N2, ossia quelli aventi massa superiore alle 3,5 tonnellate ma non superiore alle 12 tonnellate.
Le deroghe
Oltre a consentire la circolazione ai veicoli di entrambe le categorie che siano dotati di sistemi avanzati di rilevazione, con emissione acustica, della presenza di pedoni e/o ciclisti in prossimità della parte anteriore dei veicoli, cioè dei cosiddetti “sensori per l’angolo cieco”, potranno circolare anche coloro che saranno in possesso di un contratto di acquisto relativo a tali sistemi di sicurezza, la cui installazione dovrà avvenire, rispettivamente non oltre il 31 dicembre 2024 (per gli N3) e il 31 dicembre 2025 (per gli N2).
In tutti i casi in cui i sensori siano già installati sarà necessario esporre apposito adesivo di segnalazione “visiva” della presenza del dispositivo sul veicolo.
La delibera adottata dall’Amministrazione Sala è la n° 971 dell’11 luglio 2023. Il provvedimento è stato adottato a seguito dei numerosi incidenti, anche mortali, verificatisi negli ultimi tempi. Pedoni e ciclisti sono stati investiti proprio perché gli autisti dei mezzi pesanti non potevano vederli data la loro posizione rispetto ai comuni retrovisori.