Nuovo Codice della strada approvato anche dal Senato
Il nuovo Codice della Strada, dopo mesi di discussioni, è stato finalmente approvato anche dal Senato. A bloccarlo erano stati i pareri diversi, anche in maggioranza, rispetto ad una serie di emendamenti che erano stati proposti. Ora il testo dovrà passare alla firma da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, dopo 15 giorni […]
Il nuovo Codice della Strada, dopo mesi di discussioni, è stato finalmente approvato anche dal Senato. A bloccarlo erano stati i pareri diversi, anche in maggioranza, rispetto ad una serie di emendamenti che erano stati proposti.
Ora il testo dovrà passare alla firma da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, dopo 15 giorni dalla pubblicazione, entrerà in vigore.
Ma non tutto quanto era stato proposto in forma di emendamento è stato disatteso. Infatti il nuovo Codice si articola in due sezioni: la prima è dedicata alle modifiche specifiche al Codice della Strada e alla normativa extra-codice, in particolare per la regolamentazione della micromobilità. La seconda, invece, prevede una delega al Governo per la revisione del sistema normativo in materia di motorizzazione e circolazione stradale. La delega prevede anche che, per alcune materie tecniche soggette a frequenti aggiornamenti, eventuali modifiche e perfezionamenti possano essere apportati direttamente dall’Esecutivo.
Molti emendamenti al testo, infatti, sono stati trasformati in ordini del giorno dei quali il Governo dovrà tenere conto nell’esercizio di delega alla quale il testo di legge all’articolo 35 rinvia. L’esecutivo avrà un anno di tempo per adeguare l’impianto normativo del Nuovo Codice della strada alle novità approvate dal Parlamento.
Intanto le nuove norme riguarderanno tutti.
Gli ordini del giorno dedicati all’autotrasporto
Il primo emendamento, che è stato poi trasformato in ordine del giorno per non bloccare l’iter legislativo, riguarda la sospensione breve della patente per gli autisti professionisti.
Nell’odg si chiede infatti l’impegno del governo di “dare chiara indicazione, in fase attuativa delle nuove disposizioni in materia di sospensione breve della patente di guida, in merito al fatto che – ai fini dei controlli su strada e dell’applicazione della nuova sanzione della sospensione breve – la decurtazione dei punti in caso di violazioni commesse alla guida di un veicolo che richieda anche il possesso della CQC avvenga su uno solo dei titoli abilitati”.
La sospensione della patente
Se il Governo non chiarirà in fase attuativa l’applicazione della norma del nuovo Codice rispetto agli autisti professionisti, infatti, anche per loro scatterà la sospensione della patente nel caso in cui si disponga già di meno di 10 o 20 punti. Per chi verrà sorpreso a usare il telefono al volante scatterà la sospensione di una settimana della patente e la decurtazione fino a 10 punti, con una multa da 250 a 1.000 euro. Se si avranno già meno di 10 punti, la sospensione arriverà a 15 giorni. Se si è recidivi, la multa arriva fino a 1.400 euro e la sospensione della patente può arrivare a 3 mesi. Le pene diventano ancora più severe nel caso in cui l’uso dello smartphone provochi un incidente. Ma nel caso degli autisti una simile sanzione impedirebbe loro di lavorare e dunque attraverso le norme attuative si tenterà di mitigare l’effetto della decurtazione e della sospensione.
Il secondo ordine del giorno, invece, che pure riguarda da vicino il mondo dell’autotrasporto, è quello relativo all’esternalizzazione delle revisioni dei veicoli pesanti. Recita l’odg che il governo dovrà dare attuazione al criterio di delega “che prevede la ricognizione delle attività pubbliche e private contemplate nel codice della strada e nel relativo regolamento nell’ottica di assicurare lo snellimento degli adempimenti a carico dell’utenza”. Inoltre “l’attività dell’ispettore, sia pubblico che privato, è limitata all’acquisizione di una certificazione attestante il corretto funzionamento dell’unità”.
Si otterrebbe in tal modo uno snellimento delle pratiche da sempre chiesto dalla categoria.
Le principali novità del Nuovo Codice
Generale inasprimento delle sanzioni ma nell’ottica di migliorare la sicurezza e non di un semplice criterio di cassa. Sarebbe questo l’obiettivo del Nuovo Codice.
Oltre alle dure sanzioni per l’utilizzo dello smartphone mentre si è al volante, vi sono una serie di sanzioni molto pesantianche per la guida in stato di ebbrezza e l’utilizzo di sostanze stupefacenti.
Guida in stato di ebbrezza
Multa da 573 a 2.170 euro e patente sospesa da 3 a 6 mesi nel caso in cui durante un controllo venga rilevato un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi litri. La sanzione va da un minimo di 800 a una massimo di 3.200 nel caso in cui il valore registrato sia compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, ma in questo caso è previsto anche l’arresto fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno. Al di sopra del limite di 1,5 grammi per litro l’arresto è da minimo 6 mesi a massimo un anno, mentre la sanzione potrà andare da 1.500 a 6.000 euro. Con un tasso alcolemico al di sopra degli 0,8 grammi per litro, scatterà anche l’obbligo di guidare solamente veicoli con l’accensione collegata al sistema di alcolock.
Guida sotto effetto di sostanze stupefacenti
Basterà che il test preliminare rilevi una positività a sostante stupefacenti o psicotrope per far scattare la sospensione della patente e la successiva revoca, con divieto di riottenerla per i successivi tre anni.
Limiti velocità
È prevista una sanzione tra 173 e 694 euro quando il superamento del limite è tra i 10 e i 40 km/h. Ma se ciò avviene in un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la multa varia da 220 e 880 euro con la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Distanza di sicurezza
Un’altra delle norme cui prestare particolare attenzione inserita nel nuovo codice è quella del rispetto della distanza di sicurezza in fase di sorpasso. Una norma voluta per tutelare soprattutto i conducenti di veicoli a due ruote. Per tutti i conducenti di veicoli a motore, infatti, diventerà obbligatorio mantenere, in caso di sorpasso, una distanza di sicurezza laterale non inferiore a 1,5 metri.
Autovelox
Nel nuovo codice viene limitato e regolamentato l’utilizzo degli autovelox. Saranno utilizzabili solo nel caso in cui la velocità massima sul tratto di strada è inferiore di non più di 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice per quella tipologia di strada. Il dispositivo dovrà essere preceduto da un apposito segnale a non meno di 1 chilometro prima e tra due autovelox si dovrà mantenere una distanza di almeno 3 chilometri sulle strade extraurbane principali e di almeno un chilometro su quelle secondarie.
Infine viene introdotta una forma di mitigazione delle sanzioni per chi prenderà più multe sullo stesso tratto stradale nel giro di un’ora. Dovrà infatti pagare solo una sanzione ma aumentata di un terzo.
I neo patentati
Per i primi tre anni dal conseguimento della patente B non potranno essere guidati veicoli con potenza superiore a 75 kW per tonnellata né elettrici e ibridi con potenza superiore a 105 kW per tonnellata. Quindi veicoli più potenti che attualmente ma con un maggior limite temporale che sale a tre anni dal conseguimento della patente.
Guida di monopattini
È questa la norma più contestata da chi vede nell’utilizzo di tali veicoli il futuro della mobilità sostenibile. Infatti non potranno più circolare ovunque, bensì solo su strade urbane con limite di velocità non superiore ai 50 km/h, quindi non su piste ciclabili né all’interno di aree pedonali. Inutile dire che sarà severamente vietato circolare contromano. Gli utilizzatori dovranno essere muniti di casco e assicurazione, mentre i monopattini dovranno avere la targa. Infine per i monopattini in sharing sarà obbligatorio avere a bordo dispositivi che ne impediscano la circolazione dove non consentito.