Pedaggi 2024: pubblicata la Direttiva
Pedaggi ridotti per le imprese di autotrasporto e norme di protezione ambientale. La Direttiva è ormai in vigore. Firmata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è stata anche registrata alla Corte dei Conti. Si tratta della Direttiva 152 del 2024 che, in base alla legge 40 del 99 e sue successive modifiche […]
Pedaggi ridotti per le imprese di autotrasporto e norme di protezione ambientale.
La Direttiva è ormai in vigore. Firmata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è stata anche registrata alla Corte dei Conti.
Si tratta della Direttiva 152 del 2024 che, in base alla legge 40 del 99 e sue successive modifiche e integrazioni, demanda al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’emanazione di una direttiva per l’attuazione di un sistema di riduzione compensata dei pedaggi autostradali e per interventi di protezione ambientale.
I fondi che saranno utilizzati per la riduzione dei pedaggi sono quelli residui del capitolo a disposizione del Comitato Centrale dell’Albo dell’Autotrasporto e, precisamente, per la copertura della riduzione dei pedaggi autostradali, pagati nell’anno 2024 dalle imprese con sede nell’Unione europea e nel Regno Unito o comunque circolanti con licenza comunitaria che effettuano autotrasporto di cose, del contenzioso pregresso e delle spese per la procedura relativa all’anno 2024, le rimanenti risorse finanziarie del capitolo 1330. In totale si trattava di 2 milioni e mezzo di euro in gran parte destinati ad attività di sicurezza e controllo.
I beneficiari
La percentuale massima di riduzione dei pedaggi resta ferma al 13 per cento. Ma la riduzione dei pedaggi per transiti effettuati nell’anno 2024 è differenziata per classi di veicoli industriali e per fatturato globale realizzato sulla rete autostradale dalle imprese.
La riduzione si applica solo ai veicoli di classe ambientale di categoria euro V, euro VI e superiori.
Inoltre essa varia in base non solo alla classe ambientale, ma anche al fatturato.
Le percentuali di riduzione
Se il fatturato realizzato va dai 200mila ai 400mila euro la riduzione è del 5% per i veicoli di classe Euro VI o a trazione alternativa, mentre scende al 3% per i veicoli di classe Euro V.
Con un fatturato annuo che supera i 400mila e fino a 1 milione e 200mila euro per i veicoli di classe Euro VI o a trazione alternativa la riduzione è del 7%, mentre scende al 5% per la classe Euro V.
Oltre il milione e 200mila euro di fatturato e fino ai 2 milioni e mezzo la percentuale di riduzione per i veicoli Euro Vi e a trazione alternativa è del 9%, mentre per gli Euro 5 del 7%.
Superati i 2 milioni e mezzo e fino ai 5 milioni la percentuale di riduzione è dell’11% per i veicoli Euro Vi o a trazione alternativa, invece scende al 9% per gli Euro V.
Infine oltre i 5 milioni di fatturato la percentuale di sconto è del 13% per gli Euro Vi e i veicoli a trazione alternativa e dell’11% per gli Euro V.
La maggiorazione
Se almeno il 10 per cento del fatturato per i pedaggi riguarda viaggi effettuati nelle ore notturne, precisamente con ingresso in autostrada tra le 22 e ed entro le ore 02.00 ovvero uscita prima delle ore 06.00, si applica una ulteriore riduzione del 10 per cento. L’incremento è applicato a quanto spettante all’impresa per la riduzione, ovvero a quanto spettante alla diversa forma associativa che presenta la domanda complessivamente considerata, fermo restando il limite percentuale massimo di riduzione del 13 per cento.
Se vuoi leggere la Direttiva completa puoi farlo al seguente link: Direttiva 152/2024