Piano Ue: le novità per l’autotrasporto e le reazioni di ACEA e IRU
La Commissione europea ha presentato il Piano d’azione per l’automotive, introducendo significative misure anche per i mezzi pesanti, soprattutto in chiave di elettrificazione delle flotte. Focus su digitalizzazione, telematica e reti TEN-T. Tra le novità anche il “Battery Booster” per spingere la competitività dell’intera filiera industriale europea. L’obiettivo principale del Piano Ue è, infatti, il rilancio del settore, […]
La Commissione europea ha presentato il Piano d’azione per l’automotive, introducendo significative misure anche per i mezzi pesanti, soprattutto in chiave di elettrificazione delle flotte.
Focus su digitalizzazione, telematica e reti TEN-T. Tra le novità anche il “Battery Booster” per spingere la competitività dell’intera filiera industriale europea.
L’obiettivo principale del Piano Ue è, infatti, il rilancio del settore, alla luce del momento di stallo che sta affrontando l’intero comparto automobilistico europeo.
Le parole chiave del documento sono sostenibilità, efficienza e competitività; qualità da intensificare attraverso interventi mirati su diversi fronti, che spaziano dalla digitalizzazione alla riduzione delle emissioni fino al sostegno della produzione interna.
Approfondiamo i riferimenti del nuovo Piano Ue al settore dell’autotrasporto, passando in rassegna le reazioni principali delle associazioni di settore IRU e ACEA.
Piano Ue: le novità per i mezzi pesanti
Digitalizzazione e connettività della flotta
Il Piano Ue mira al potenziamento delle tecnologie digitali nei veicoli industriali e nei mezzi pesanti, con particolare attenzione anche allo sviluppo dei sistemi avanzati di guida autonoma e connettività attraverso l’istituzione di banchi di prova transfrontalieri.
Digitalizzazione e telematica, nello specifico, saranno fondamentali soprattutto per garantire la sicurezza stradale, l’efficienza operativa e la competitività delle imprese di autotrasporto europee.
Sostenibilità e decarbonizzazione della flotta
Particolare accento anche sulla sostenibilità ambientale, che l’Ue intende promuovere attraverso l’intensificazione dei progetti di riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli industriali e commerciali.
In questo particolare punto la parola chiave resta la transizione verde. In merito, la Commissione Ue valuterà ulteriori misure per accelerare l’inverdimento delle flotte, anche attraverso lo stanzionamento di nuovi incentivi e investimenti privati.
Tra le misure principali si evidenziano:
- L’introduzione di nuovi standard sulle emissioni di CO₂ per i mezzi pesanti e i veicoli industriali, con obiettivi di riduzione progressiva;
- L’esenzione dai pedaggi autostradali per i mezzi pesanti a zero emissioni per tutto il 2025, con possibilità di estensione e introduzione di pedaggi basati sulle emissioni;
- Benefici fiscali per l’acquisto di camion elettrici e a idrogeno, come deducibilità, tempi di ammortamento agevolati e incentivi operativi;
- Potenziamento delle infrastrutture di ricarica elettrica per mezzi pesanti elettrici e a idrogeno, attraverso lo stanziamento di 570 milioni di euro per il periodo 2025-2027.
Mezzi pesanti e rimorchi più efficienti, anche dal punto di vista energetico
Il nuovo Piano per l’automotive europeo include anche misure incentivanti finalizzate alla diffusione di rimorchi più efficienti, promuovendo al contempo soluzioni aerodinamiche e materiali leggeri.
È inoltre prevista la revisione delle normative europee su pesi e dimensioni dei mezzi pesanti, al fine di migliorare l’efficienza energetica del settore.
Promozione di logistica e reti TEN-T
Il nuovo Piano Ue prevede anche il potenziamento dei corridoi logistici europeo attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture di ricarica e di rifornimento di idrogeno lungo la rete TEN-T (Trans-EuropeanTransport Network); nuovi hub strategici che sosterranno la decarbonizzazione dell’autotrasporto a lunga distanza.
Competitività della filiera europea
Il Piano Ue include anche il “Battery Booster”, un programma specificamente dedicato alla promozione della competitività della filiera industriale europea.
Sul piatto 3 miliardi di euro, che serviranno a promuovere la produzione di batterie in Europa; garantire la sicurezza della supply chain dei veicoli a zero emissioni e migliorare la riparabilità e la durata delle batterie.
Piano per l’autotrasporto europeo: le reazioni di Acea e IRU
Il piano presentato dalla Commissione Europea ha suscitato diverse reazioni tra le principali associazioni del settore.
Acea, l’associazione europea dei costruttori, ha accolto con favore alcune misure, a differenza di IRU, l’Unione internazionale dei trasporti su strada), che ha invece evidenziato la presenza di molte incognite nel documento, con particolare riferimento alla decarbonizzazione del trasporto pesante.
Entrando nel dettaglio, Acea ha apprezzato l’approccio più pragmatico alla decarbonizzazione del nuovo Piano. Tuttavia “manca ancora di un impegno esplicito per avviare la revisione degli standard di Co2 nel 2025, compresa una valutazione urgente delle condizioni abilitanti”.
Dello stesso parere è IRU, che, pur apprezzando l’attenzione agli incentivi e alle infrastrutture, ha lamentato in particolare la “mancata opportunità di pianificare una revisione anticipata degli standard di Co2 per i veicoli pesanti”.
Secondo l’associazione, nel documento mancano riferimenti a carburanti alternativi come idrogeno e biocarburanti, così come le possibilità di estensione delle infrastrutture di ricarica e rifornimento, limitate alla sola la rete TEN-T. Infine, IRU esprime particolare preoccupazione per le potenziali quote obbligatorie di acquisto per le flotte aziendali, temendo eventuali distorsioni del mercato.