Tachigrafo intelligente: un ecosistema di dati
L’Europa non intende tollerare altri ritardi per il passaggio al tachigrafo intelligente di seconda generazione. La data del retrofit non sarà più rinviata. Dunque mentre i produttori si sono organizzati e anche l’Italia è pronta a far fronte alle richieste che giungeranno, potrebbero avere difficoltà gli installatori e, di conseguenza, le aziende che non avranno […]
L’Europa non intende tollerare altri ritardi per il passaggio al tachigrafo intelligente di seconda generazione. La data del retrofit non sarà più rinviata. Dunque mentre i produttori si sono organizzati e anche l’Italia è pronta a far fronte alle richieste che giungeranno, potrebbero avere difficoltà gli installatori e, di conseguenza, le aziende che non avranno prenotato in tempo.
Le date ineludibili
Un occhio alle date previste dal legislatore europeo e da quello italiano. Il legislatore italiano ha stabilito una data ultima perché i veicoli nuovi, immatricolati a partire dal 21 agosto 2023 e sino al 31 dicembre dello stesso anno, con installato il tachigrafo intelligente in versione 1, possano circolare che è quella del 18 agosto 2025.
Vi è poi e soprattutto l’obbligo di retrofit richiesto dal Pacchetto Mobilità I, previsto nell’arco del biennio 2024-2025, e che richiede la sostituzione del tachigrafo installato a bordo dei veicoli che effettuano servizi di trasporto internazionale. In tale ambito, il retrofit interesserà, pertanto, tutti i veicoli dotati di tachigrafo analogico e digitale di prima generazione (entro il 31 dicembre 2024) e intelligente di prima generazione (entro il 18 agosto 2025) che necessariamente dovranno installare un tachigrafo intelligente di seconda versione. Ultima novità significativa è l’introduzione a partire dal 1° luglio 2026 della nuova versione di tachigrafo intelligente su tutti i veicoli leggeri con PTT compresa tra 2.5 e 3.5 tonnellate che effettuano anche essi servizi di trasporto internazionale.
Il tachigrafo intelligente al centro del cambiamento
Il tachigrafo intelligente di seconda generazione è al centro del cambiamento che ha attraversato in questi ultimi anni il settore dei trasporti. La progressiva digitalizzazione dei veicoli è uno dei passaggi fondamentali. I veicoli stessi sono diventati una fonte inesauribile di dati che, per portare valore, devono essere trasformati in informazioni adeguate al proprio business e, soprattutto, immediate e di facile lettura.
La conformità alle norme in materia di tempi di guida e di periodi di riposo è una delle esigenze di rispetto della normativa più importanti per le aziende di trasporto. L’evoluzione delle leggi merita attualmente una particolare attenzione, nonostante i tempi di guida e di riposo siano da sempre al centro delle esigenze di gestione delle flotte.
L’evoluzione dei modelli di logistica e i rapporti con la committenza richiedono oggi requisiti e approcci operativi sempre più sfidanti ai trasportatori. Nel trasporto internazionale, poi, l’interconnessione normativa grazie anche al Pacchetto Mobilità è sempre più stringente.
Il tachigrafo per la competitività
Il tachigrafo intelligente accresce la capacità di migliorare il costo-efficacia dell’attività di controllo introducendo un elemento di premialità verso gli operatori che lavorano nel rispetto delle norme.
Dunque anche se aumentano i controlli, proprio grazie all’interconnessione dei dati forniti dal tachigrafo alle autorità, le aziende rispettose delle norme possono evitare controlli inutili, rallentamenti e fastidi.
I dati forniti dal tachigrafo permettono controlli preventivi escludendo a priori le aziende che sono in regola.
Al contrario chi non rispetta le regole può aspettarsi sempre maggiori controlli e diventare, pertanto, meno competitivo. Un vero e proprio ribaltamento nell’ambito della concorrenza che limita l’incisività della concorrenza sleale. In sostanza rispettare i tempi di guida e di riposo non arreca svantaggi né ritardi nella logistica aziendale, al contrario di quanto avvenuto fino ad un recente passato.
I vantaggi di una piattaforma integrata con l’Ispettorato del lavoro
La piattaforma Vdo Fleet è, da questo punto di vista, una delle più performanti perché consente di attuare una valutazione dei propri dati tachigrafici omogenea con le analisi che l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), anch’esso fruitore della Vdo Fleet, utilizza per le ispezioni.
Esiste dunque una uniformità di lettura, di analisi e di valutazione dei dati che costituisce un indubbio vantaggio per chi utilizza la piattaforma Vdo Fleet.
Come funziona la piattaforma Vdo Fleet
Non si tratta di un semplice tachigrafo intelligente, bensì di un vero e proprio ecosistema per la gestione della flotta che consente di affrontare le sfide del mercato nazionale ed internazionale. La piattaforma Vdo Fleet infatti consente l’integrazione con soluzioni telematiche di fleet management dotate di funzionalità come la geolocalizzazione Gps della flotta, il monitoraggio dei tempi di guida degli autisti in tempo reale, la gestione delle manutenzioni, il controllo dei consumi di carburante e, più in generale, dei dati Can del mezzo, o ancora di soluzioni di sicurezza Adas e Ai come la camera wireless di retromarcia con installazione rapida, soluzione per la lettura dell’angolo cieco a tutela di pedoni e ciclisti.