Tachigrafo smart: i chiarimenti della Dg Move
Scatterà dal 31 dicembre un nuovo obbligo correlato all’utilizzo del tachigrafo smart o di II generazione. Sarà infatti obbligatorio per gli autisti dimostrare l’attività svolta non più solo per le 28 giornate precedenti, bensì per 56. L’obbligo coinvolge tutti i conducenti dei veicoli muniti del tachigrafo, sia esso analogico o digitale. Poiché le nuove carte […]
Scatterà dal 31 dicembre un nuovo obbligo correlato all’utilizzo del tachigrafo smart o di II generazione.
Sarà infatti obbligatorio per gli autisti dimostrare l’attività svolta non più solo per le 28 giornate precedenti, bensì per 56.
L’obbligo coinvolge tutti i conducenti dei veicoli muniti del tachigrafo, sia esso analogico o digitale.
Poiché le nuove carte tachigrafiche sono state rilasciate da luglio dello scorso anno i conducenti che ancora montano i tachigrafi di vecchia generazione potrebbero trovarsi in difficoltà. Di qui i chiarimenti forniti dalla Dg Move.
Cosa fare se si ha ancora un tachigrafo analogico
Il provvedimento non comporta il dovere degli autisti di sostituire la propria carta tachigrafica di vecchia generazione, che riporta solo 28 giornate lavorative, con una di nuova generazione che ne riporta 56.
Gli autisti dovranno però munirsi della stampa dei tempi di guida dei 28 giorni precedenti da aggiungere agli altri 28 memorizzati sulla nuova carta.
Dal 31 dicembre 2024, per i conducenti dei mezzi pesanti, sia autocarri sia autobus, sarà obbligatorio, in sostanza, durante l’attività di guida, avere al seguito i dati del giorno e quelli dei 56 giorni precedenti.
Altrimenti meglio dotarsi di un tachigrafo smart di seconda generazione, in modo da non incorrere in eventuali sanzioni.
La nuova regola e il tachigrafo smart
La regola è stata introdotta col Regolamento UE 1054, entrato in vigore il 20 agosto 2020, che è parte di quello che è chiamato Primo Pacchetto Mobilità dell’Unione Europea. I conducenti che utilizzano ancora il tachigrafo analogico dovranno quindi avere al seguito un numero doppio di fogli di registrazione delle attività precedenti.
Mentre chi è già in possesso della card del tachigrafo smart non avrà alcun problema perché già contiene tutte le registrazioni.
Nessuna modifica, infine, per i tempi di conservazione dei dati in azienda che sono confermati in un anno.
Delle novità sull’utilizzo del tachigrafo di II generazione si può leggere qui Tachigrafo intelligente: un ecosistema di dati