Traforo Frejus: preoccupazioni per la riapertura della ferrovia
Il Traforo del Frejus, tratto ferroviario di importanza strategica, è chiuso ormai dall’agosto 2023 in seguito a una frana. Il crollo si era verificato nel comune di Saint-André a una ventina di chilometri dal confine francese con l’Italia. Da allora, purtroppo, i lavori di ripristino e di messa in sicurezza sembrano proseguire a passo di […]
Il Traforo del Frejus, tratto ferroviario di importanza strategica, è chiuso ormai dall’agosto 2023 in seguito a una frana. Il crollo si era verificato nel comune di Saint-André a una ventina di chilometri dal confine francese con l’Italia. Da allora, purtroppo, i lavori di ripristino e di messa in sicurezza sembrano proseguire a passo di lumaca. E di recente la SNCF, gestore dei servizi di trasporto ferroviario transalpini, ha fatto sapere che la riapertura potrebbe slittare fino al primo trimestre 2025.
Traforo Frejus: i problemi nei lavori
A render complicati i lavori di messa in sicurezza sarebbero problemi di natura geogologica. La falesia sovrastante il Traforo del Frejus avrebbe fatto registrare altri cedimenti e si temono nuovi crolli. Una situazione che sta inducendo i tecnici francesi alla massima prudenza. Prima di poter ripristinare il tratto ferroviario occorrerà mettere in sicurezza il costone roccioso e sembra che l’operazione non sia delle più facili. Solo a quel punto SNCF Réseau potrà ripristinare la propria infrastruttura – binari, catenaria, reti di rilevamento, cavi di segnalamento e testata della galleria. E dopo si potrà pensare alla circolazione dei treni.
A tal proposito la Regione Piemonte ha proposto, qualche giorno fa, un supporto da parte dei propri tenici per coadiuvare i lavori.
Le dfficoltà determinate dalla chiusura del Traforo Frejus
Se da quasi un anno la tratta ferroviaria del Frejus non è percorribile non si tratta dell’unico problema per il trasporto merci tra Italia e Francia. Infatti molti problemi si registrano anche lungo il tunnel autostradale del Frejus dove si stanno effettuando i lavori per la costruzione della seconda canna. Lavori che determinano la chiusura periodica al transito. La prossima chiusura, infatti, è proprio lunedì 26 agosto quando il tratto sarà interdetto dalle ore dalle ore 22 alle ore 6 del 27 agosto. Nella maggior parte dei casi la circolazione viene mantenuta col senso unico alternato, ma capita, come per il prossimo lunedì, che si debba chiudere completamente. A tutto ciò si aggiunge al prossima chiusura del Traforo del Monte Bianco dove, per effettuare lavori non più rinviabili, è prevista la chiusura dal dal 2 settembre al 16 dicembre in entrambi i sensi di marcia.
Le preoccupazioni del trasporto merci per l’autunno
La ripresa autunnale dunque si presenta piuttosto difficile per il settore del trasporto merci. Le Associazioni di categoria sono intervenute più volte. L’ultimo intervento in ordine di tempo è quello di Fai Conftrasporto che ha investito il Ministro degli esteri Antonio Tajani del delicato compito di fare pressioni alla Francia per una accelerazione dei tempi di riapertura del traforo del Frejus. A subire i contraccolpi, oltre alla Regione Piemonte, i cui traffici transalpini stanno già risentendo della chiusura, tutte le imprese che operano attraverso il confine italo francese. Impossibile incentivare il trasporto intermodale in simili condizioni e sempre più difficoltoso quello su gomma visti i problemi lungo i tunnel autostradali.
Tra le proposte avanzate e che l’Italia potrebbe sostenere quella di una parziale riapertura che consenta almeno il transito dei treni merci.
Fai Conftrasporto, intati, ha chiesto al Ministro un nuovo vertice e un pressing verso il Governo francese. La discussione tonerà sui tavoli dei due governi alla ripresa di settembre.